Evita Andùjar

Evita Andùjar


Evita Andùjar nasce ad Écija, Siviglia, in Spagna nel 1974.
Ha studiato pittura e restauro all’Accademia di Belle Arti di Siviglia per poi frequentare diversi corsi di specializzazione di pittura e arte tra i quali il Corso Internazionale di Pittura a Cadice diretto dal pittore spagnolo Antonio López García. Una volta terminati anche i corsi di Dottorato, nel 2000 viene in Italia come borsista dell’Accademia di Spagna in Roma. Si trasferisce in questa città ed inizia a lavorare nel restauro di opere d’arte. Negli anni successivi diviene referente tecnico di importanti progetti come, ad esempio, la Scala Regia del Vignola a Caprarola. Lo stretto contatto con gli affreschi è fondamentale per lo sviluppo successivo della sua tecnica pittorica.
Dal suo arrivo, realizza numerose mostre in Italia, Spagna, Inghilterra, Francia, Slovenia ed Emirati Arabi, esponendo con grandi artisti contemporanei e giovani artisti emergenti.
Vanta diversi premi come il Premio Adrenalina, il Premio G. Casciaro o il Premio Il Volo di Pegaso del CNMR, anche premi speciale come al Arteam Cup o Premio Lynx.
Le sue opere si trovano in importanti collezioni come quella della Fondazione Roma, della Collezione Bilotti al Museo Diocesano di Cosenza, della Collezione Fondazione Benetton o al Museo SAC, S. Agostino Contemporanea di Ortigia.

Piatto preferito: tutti i primi in generale.


Giovanni Maranghi

Giovanni Maranghi


Giovanni Maranghi nasce nel 1955 a Lastra a Signa (Firenze). Svolge i suoi studi nella vicina Firenze, si diploma al Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’ateneo fiorentino. Alterna gli studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti, conoscendo in quegli anni artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia. Comincia ad esporre dalla metà degli anni ‘70 a Bari, Firenze, Amsterdam e Bruxelles.
Gli anni ‘90 si aprono con importanti personali a Milano e negli Stati Uniti, alla Medici Gallery di Carmel in California, allo Studio 205 di Chicago e a New Orleans. Gli anni Duemila lo vedono inizialmente impegnato a più riprese a Firenze e in Francia, dapprima alla Galerie Nichido di Parigi e poi nell’antico complesso di Rochevilaine. Oltre alla tecnica dell’encausto, da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal collage alle più attuali resine. Nel corso degli ultimi venti anni, la sua fama cresce esponenzialmente e le sue opere sono esposte praticamente ovunque nel mondo. Numerose le sue partecipazioni ad alcune delle maggiori mostre mercato d’arte: Bergamo, Ginevra, Bari, Bologna, Genova, Istanbul, in Francia e in Olanda.

Piatto preferito: piccione al tegame come lo faceva sua suocera.