Stefano Pizzi
Stefano Pizzi
Ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera, della quale è stato Vicedirettore ed è attualmente Titolare di Cattedra di Pittura, Responsabile delle Relazioni Esterne e membro del Consiglio di Amministrazione.
Nel corso degli anni ’70 ha partecipato attivamente alle iniziative del Movimento Studentesco ed al dibattito interno ai fenomeni della Nuova Sinistra. Animatore di istanze culturali e di interventi nel sociale conduce a tutt’oggi una costante attività espositiva attraverso mostre personali e rassegne nazionali ed internazionali alle quali è di volta in volta invitato. L’itinerario della sua ricerca ha sempre teso a sviluppare un confronto tra la pittura e il suo supporto che tecnicamente si esplica nel dialogo tra l’iconografia dipinta e quella dei materiali sui quali opera. Questa dialettica tra soggetto e contesto, significato e significante, lo ha contraddistinto all’interno del sistema dell’arte verso il quale ha sempre assunto una posizione critica se non antagonista.
La precoce scelta della docenza accademica si è rivelata uno stimolo ulteriore alla partecipazione al dibattito artistico contemporaneo con la costante presenza a convegni, seminari, work-shop. Autore di ricerca è conosciuto anche dal grande pubblico per le sue spettacolari installazioni urbane realizzate nel corso degli anni ’80 e ‘90. Alla pittura affianca la grafica d’arte e la ceramica. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero e su diverse navi da crociera della flotta Costa.
Nick The Night Flight
Nick The Night Flight
Nick The Nightfly, pseudonimo di Malcolm MacDonald Charlton, è un disc jockey, cantante e musicista britannico.
Nato da madre irlandese e padre scozzese, Nick è cresciuto ad Edimburgo dove giocava nella nazionale scozzese Under 18 di calcio e dove divenne campione giovanile di badminton. Ha studiato chitarra ed, esibendosi nei locali inglesi, ha conosciuto alcuni musicisti bresciani che lo invitarono in Italia. Si. È quindi trasferito a Brescia nel 1982, dove insegnò inglese, quindi a Milano dove assunse il suo attuale nome d’arte, ispirato all’album The Nightfly di Donald Fagen.
La sua carriera nelle radio iniziò come autore quando Radio Monte Carlo gli chiese di comporre un jingle pubblicitario. Nei primi anni ’90 ideò Monte Carlo Nights, lo show radiofonico serale che tuttora conduce. Durante il programma, dedicato a musica alternativa come jazz, new age, ambient, world music e lounge, Nick ospita e intervista musicisti internazionali con i quali spesso si esibisce in diretta. Alla fine degli anni ’90 ha condotto con Renzo Arbore Aperitivo con Swing su Radio Capital, un programma dedicato alla musica swing e jazz. Dal 1998, sempre su Radio Capital, ha condotto i programmi Capital Nightfly e Navigator (il sabato notte).
Parallelamente all’attività di conduttore radiofonico si dedica anche a quella discografica, sia come produttore che come cantante. Come interprete e compositore ha invece pubblicato due album da solista e tre con la Monte Carlo Nights Orchestra, la big band da lui fondata. Come autore ha inoltre composto il brano Semplicemente[9] (testo di Maurizio Costanzo), cantato da Andrea Bocelli.
Nel 2003 è divenuto direttore artistico del locale di musica jazz Blue Note, il tempio milanese del jazz, punto di riferimento della musica di qualità.
Stefano Bombardieri
Stefano Bombardieri
Nasce nel 1968 a Brescia. Figlio di scultore, affianca gli studi artistici alla frequentazione, sin da giovane età, dello studio del padre, Remo Bombardieri, dove affina le sue conoscenze tecniche.
Accanto alla realizzazione di sculture figurative, in prevalenza di grandi dimensioni, crea opere legate all’arte povera, all’arte concettuale e alla video-installazione.
La sua ricerca artistica si sviluppa sulla riflessione, non senza suggestioni filosofiche, di alcuni temi, quali il tempo e la sua percezione, l’esperienza del dolore nella cultura occidentale, l’uomo e il senso dell’esistenza. Il suo lavoro parte dalla realtà tangibile per giungere a mondi interiori, universi fantastici. A partire dagli anni Novanta espone in spazi pubblici e gallerie, prediligendo il dialogo tra opera e spazio urbano.
Tra le sue installazioni si ricordano quelle collocate nel centro di Ferrara, a Faenza, a Bologna, a Saint Tropez e a Posdam. Nella suggestiva cornice di Pietrasanta presenta nel 2009 la sua personale The animals count down.
Partecipa inoltre alla 52° e alla 54° Biennale di Venezia. Lavora tra Italia, Francia e Germania.
Jago
Jago
JAGO è un artista italiano che opera nel campo della scultura e produzione video. Nasce a Frosinone (Italia) nel 1987, dove ha frequentato il liceo artistico e poi l’Accademia di Belle Arti (lasciata nel 2010).
La ricerca artistica di JAGO fonda le sue radici nelle tecniche tradizionali e instaura un rapporto diretto con il pubblico mediante l’utilizzo di video e dei social network, per condividere il processo produttivo.
All’età di 24 anni, su presentazione di Maria Teresa Benedetti, è stato selezionato da Vittorio Sgarbi per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia, esponendo il busto in marmo di Papa Benedetto XVI (2009) che gli è valso la Medaglia Pontificia. La scultura giovanile è stata poi rielaborata nel 2016, prendendo il nome di Habemus Hominem e divenendo uno dei suoi lavori più noti.
Dal 2016, anno della sua prima mostra personale nella Capitale, ha vissuto e lavorato in Italia, Cina e America. È stato professore ospite alla New York Academy of Art, dove ha tenuto una masterclass e diverse lezioni nel 2018.
A seguito di un’esposizione all’Armory Show di Manhattan, JAGO si trasferisce a New York. Qui inizia la realizzazione del Figlio Velato, esposto permanentemente all’interno della Cappella dei Bianchi, nella chiesa di San Severo Fuori le Mura a Napoli.
Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell’ESA (European Space Agency), JAGO è stato il primo artista ad aver inviato una scultura in marmo sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’opera, intitolata The First Baby e raffigurante il feto di un neonato, è tornata sulla Terra a febbraio 2020 sotto la custodia del capo missione, Luca Parmitano.
Nel novembre dello stesso anno realizza l’installazione Look Down, immagine di nudo infantile allora temporaneamente collocata in Piazza del Plebiscito (Napoli) e ora nel deserto di Al Haniyah a Fujairah (UAE). Il 1 ottobre 2021 installa invece l’opera Pietà nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo a Roma.
Attualmente sta esponendo una personale a Palazzo Bonaparte a Roma dal titolo “The Exhibition”.
Pietro Ubaldi
Pietro Ubaldi
Pietro Ubaldi è un doppiatore, conduttore televisivo, cantante, autore televisivo e attore italiano.
Ha iniziato la sua carriera facendo teatro prima amatoriale e poi come professionista allo Stabile di Pavia, Teatro Franco Parenti, Stabile di Trieste (Shakespeare, Cechov, Bernard Shane, Feydeau, Cabaret Tedesco ecc.). Ha poi recitato in molte serie televisive italiane.
Attivo soprattutto nel campo del doppiaggio di cartoni animati, anime, film e videogiochi. Tra i suoi lavori ricordiamo:
– Cartoni animati (Kiss me Licia, David gnomo, Sailor Moon, Conte Duckula, Doraemon, Pokemon, Spongebob)
– Soap opera, telenovelas, reality (Top Gear, A tavola con Guy)
– Film cinema (tutta la saga dei Pirati dei Caraibi nella parte di Capitan Barbossa, Alla ricerca di Nemo)
– Trasmissioni televisive (Four di Ciao Ciao e Uan di Bim Bum Bam come seconda voce)
– Spot pubblicitari (Kellogs,Friskies Danone,Ferrero)
Christian Balzano
Christian Balzano
Christian Balzano nasce nel 1969 a Livorno. Si diploma maestro d’arte del vetro e del cristallo nel 1987 presso l’ istituto d’Arte di Pisa e, due anni più tardi, consegue la maturità artistica presso lo stesso istituto, successivamente frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Christian utilizza diversi supporti per la sua arte, prima di tutto su tela e sculture, ma alcune volte sperimenta su supporti meno convenzionali. Per esempio l’anno scorso stava lavorando ad una mappa dipinta su dei cartoni strappati o delle carte da fritto. Gli piace stratificare ed utilizzare tecniche miste. Non è un’arte solo visiva ma anche molto tattile. Lavora anche incidendo la pelle.
Il toro ed il lampadario sono due simbologie a lui care, perché fanno parte di una sua ricerca sulle scelte che facciamo nel corso della nostra vita, o istintive o razionali. Il toro evoca la parte istintiva ed animale dell’uomo, mentre il lampadario la sua parte elegante e razionale.
Tra gli ultimi progetti, a maggio 2018 inaugura palazzo Sardone, nuova sede di Banca Generali a Treviso, con la mostra personale itinerante “Resilienza”, a settembre 2019 viene invitato alla 14° Biennale Internazionale di Arte Contemporanea, curata da Massimo Scaringella, al Museo Oscar Niemeyer di Curitiba, Brasile.
Il titolo della suo mostra, “Resilienza”, fa riferimento alla capacità di reagire e di rialzarsi più forti senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà e dalle avversità dettate dal destino. L’arte, proprio per la sua capacità di evocare nuove strategie e nuove ritualità, è una delle forme di resilienza più grandi.